SPALLETTI RIPARTE DAI GIOVANI: CALAFIORI PUNTO FERMO, CASADEI E CAMARDA, CHI SONO I VOLTI NUOVI SU CUI RICOSTRUIRE LA NAZIONALE

La disfatta dell'Italia contro la Svizzera negli ottavi di finale di Euro 2024 ha evidenziato ancora una volta i grandi limiti di questa Nazionale e del sistema calcio italiano in generale. Nella giornata di oggi sia il ct Spalletti che il presidente Gravina si sono esposti in conferenza, ribadendo la volontà di voler dare continuità al progetto ma con delle modifiche strutturali. L'allenatore toscano vorrà ripartire dai giovani, ma adesso sarà importante capire quali potranno essere i profili da cui ripartire e quelli invece da scartare in vista dei prossimi impegni, su tutti il Mondiale 2026. 

 

Spalletti punta sui giovani: Calafiori punto fermo

C'è ben poco di buono da prendere dall'Italia di Spalletti in questo Europeo. Tra le poche cose da tenere in considerazione c'è la crescita di Riccardo Calafiori. Il classe 2002 romano è uno dei più giovani del gruppo e certamente sarà uno dei punti fermi della difesa nel prossimo futuro. Giocatori come Barella, Chiesa (classe '97), Pellegrini, Retegui non sono più da considerare giovani ma profili maturi che potranno accompagnare la squadra nel processo di rifondazione. Spalletti dovrà però trovare nuovo materiale. 

 

Giovanni Fabbian

Uno dei giocatori che potrebbero portare nuova linfa all'Italia è Giovanni Fabbian, classe 2003 del Bologna, reduce da un'ottima stagione in Serie A. Il centrocampista scuola Inter è un interprete moderno nel suo ruolo, capace di gestire la palla ma anche di individuare lo spazio migliore per inserirsi senza palla e far gol. 

 

Cristian Volpato

Anche lui classe 2003, il trequartista scuola Roma ha grande qualità, quella che ormai facciamo fatica a trovare nei calciatori italiani. Non è ancora sbocciato in termini di continuità ma è un giocatore sul quale vale la pena lavorare. I colpi li ha e potrebbe dare qualcosa di diverso a questa nazionale.

 

Tommaso Baldanzi

Anche lui trequartista classe 2003, è già stato protagonista in Serie A con l'Empoli. Decisamente meno con la Roma, dove probabilmente ha subito l'impatto e le pressioni di una piazza importante come quella della Capitale. Con la Nazionale U20 ha disputato però la finale del Mondiale, dimostrando di avere giocate di grande valore. Ancora un pò leggero dal punto di vista fisico, ma un giovane che potrebbe dare un apporto concreto all'Italia, se Spalletti deciderà di puntarci e lavorarci. 

 

Cesare Casadei

Tecnicamente sicuramente uno dei più dotati della nuova generazione di azzurri. Come Fabbian, anche lui è cresciuto nel settore giovanile dell'Inter e in precedenza in quello del Cesena. Con i nerazzurri non ha mai esordito in prima squadra. Ad agosto 2022 il club campione d'Italia in carica ha deciso di venderlo al Chelsea, incassando 15 milioni di euro + 5 di bonus. Dopo aver iniziato con l'U21 dei Blues, viene ceduto in prestito al Reading (in Championship) nel mercato di gennaio 2023. Nell'ultima stagione ha vestito la maglia del Leicester ma solo fino a gennaio, prima di essere richiamato alla base a gennaio. Il 31 gennaio 2024 ha esordito in Premier League nel match di Anfield contro il Liverpool. Anche lui ha fatto parte del gruppo dell'Italia U20 che ha disputato la finale del Mondiale in Argentina. In quella occasione ha vinto il Pallone d'Oro come migliore giocatore della competizione, e la Scarpa d'Oro come migliore realizzatore con 7 gol.

 

Matteo Prati

Dopo l'exploit alla Spal, è sbocciato in Serie A con la maglia del Cagliari. Centrocampista classe 2003, molto forte tecnicamente e dotato di ottima visione di gioco. Quest'anno ha trovato il suo primo gol in Serie A e Ranieri lo ha messo in campo ben 26 volte. Un giocatore di qualità e quantità da tenere sott'occhio. 

 

Francesco Camarda

Il più giovane di tutti, classe 2008. A soli 16 anni Camarda ha già fatto parlare di sè, essendo il più giovane esordiente nella storia della Serie A. Lo ha fatto con il Milan, club che lo ha coltivato nelle giovanili dal lontano 2015. A giugno 2024 ha vinto l'Europeo U17 con l'Italia, collezionando 4 gol in 5 partite (doppietta in finale contro il Portogallo) che gli sono valsi il premio di MVP del torneo. Punta centrale di 184 centimetri, ha tutte le credenziali per diventare un protagonista della squadra azzurra. 

 

Sebastiano Esposito

Cresciuto nel settore giovanile dell'Inter, ha vissuto una parentesi anche con la prima squadra nerazzurra disputando anche partite di Champions League che lo hanno certamente fatto crescere più in fretta. Ha avuto la possibilità di allenarsi con giocatori del calibro di Lukaku, Lautaro, Perisic e ha poi sfruttato tutto questo bagaglio di conoscenze ed esperienze in Serie B, dove si è imposto prima al Bari e poi alla Sampdoria nell'ultima stagione (6 gol, 6 assist). Qualitativamente è sicuramente un giocatore di grande livello, deve però migliorare ancora nella continuità. 

 

Simone Pafundi 

Anche lui giovanissimo, classe 2006, è sicuramente un talento su cui vengono già riposte tante aspettative. Lanciato dall'Udinese, dove ha trovato poco spazio, ha vissuto l'ultima stagione in prestito al Losanna (club della massima serie svizzera).

Ha disputato il Mondiale U20 con l'Italia, segnando un gol su punizione in semifinale contro la Corea del Sud. A novembre 2002 ha esordito con la Nazionale maggiore per l'amichevole contro l'Albania a Tirana, lanciato da Roberto Mancini. Anche lui come Baldanzi è un mancino di qualità che predilige il ruolo di trequartista ma che deve ancora scoprire la posizione più congeniale alle sue caratteristiche. 

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