MOTOGP | MIR: "PRIMA VOLTA CHE HONDA PORTA QUALCOSA CHE FUNZIONA”

Con l’addio di Marc Marquez, è Joan Mir il leader del progetto HRC in MotoGP. Il maiorchino guida lo sviluppo della RC213V che con Honda spera di risalire la china e le sue prime impressioni dopo la giornata di test a Valencia sono state promettenti: “Sono abbastanza contento, è la prima volta che in un test viene portato qualcosa che ha funzionato davvero”, ha esordito il campione del mondo 2020, infortunato venerdì nel gran premio e rimasto a riposo il weekend per girare nei test.

“Mi sono sentito abbastanza bene per tutta la giornata. È stata una sfida, dopo la caduta di venerdì pensavo che non sarei riuscito a fare i test oggi. Migliorare un po’ giorno dopo giorno mi è costato fatica e avere sensazioni dopo non aver corso il fine settimana è stato difficile. Però mi sono messo velocemente a fare i tempi e questa moto sembra che funzioni meglio. Abbiamo avuto un buon ritmo in tutti i run che abbiamo fatto, a ogni uscita miglioravo. Abbiamo provato molte cose e non c’è stato il tempo di mettere le gomme morbide per provare il time attack, ma sono molto contento. Il potenziale è un altro”, ha commentato.

Oltre a una nuova aerodinamica, esteticamente la nuova Honda sembra più lunga rispetto a quella che abbiamo visto fino a domenica: “È più lunga e pesa anche meno. È un primo passo per avere una moto competitiva. Però la pista non era perfetta, nel pomeriggio c’è stato un momento in cui non c’era vento, ma proprio in quel frangente eravamo ai box. È mancato avere la pista in buone condizioni e poter fare giri. Alla fine mancavano 15 minuti, ma non valeva la pena rischiare. Oggi sono contento. Il motore non è fantastico, non è il migliore che hanno portato, è una delle cose che per il test di Sepang devono migliorare, ma in generale sono contento”.

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Joan Mir, Repsol Honda Team

Avendo parlato di miglioramenti in generale, è stato chiesto a Mir di specificare in quali punti si era fatto un passo avanti: “Il grip è migliore, abbiamo sofferto molto in quell’area e il passo avanti è evidente. Poi anche la maneggevolezza della moto è più facile perché pesa di meno. È diventata una moto più facile da guidare. Il carattere del motore è un po’ lo stesso e bisogna continuare a lavorare. Quando vedi che hai bisogno di migliorare solo di uno o di due decimi, si parte in un altro modo e questo mi rende molto felice”.

Dopo la delusione dei test di Misano, il maiorchino si è congratulato con Honda per la sua capacità di reazione: “È chiaro che questa gente sa fare le moto, penso sia solo questione di tempo prima che portino qualcosa che funzioni davvero e migliorare a partire da lì. La moto che ho guidato oggi è un buon punto di partenza per fare cose buone il prossimo anno, abbiamo bisogno di fare un altro passo in avanti, ma vedendo quello che ho visto, sono sicuro del fatto che lo faranno”.

Mir disputerà la stagione 2024 con lo staff di Marc Marquez, guidata da Santi Hernandez, un’iniziativa che non si sa da chi sia partita: “Questa non è una risposta che darò. Ma quello che posso dire è che c’è stata l’occasione di prendere lo staff e non ci ho pensato due volte. Sono molto contento della manovra che ho fatto, oggi ho potuto vedere nel box un’armonia che mi è piaciuta, mi sono divertito a fare i test e mi è piaciuto come ha lavorato il team”.

Era inevitabile porre domande a Mir sul debutto di Marc Marquez con la Ducati: “Non mi ha sorpresa, ha preso una moto completamente evoluta e nessuno dubita del talento e della capacità che ha Marc per essere veloce. Non penso che però abbia scoperto tutte le carte”.

Anche Luca Marini, nuovo compagno di squadra di Mir, è stato veloce, anche più del maiorchino: “È andato bene. Ha messo gomme come un pazzo alla fine dei test, ma ha fatto un buon debutto. Ho bisogno di un pilota veloce vicino a me”, ha affermato Mir, che spera di aver preso la guida di Honda. “Ve lo dirò a Sepang, quando vedrò che mi ascoltano portando ciò che ho chiesto. Ma la sensazione è che sì, ho preso il comando della squadra”.

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