MOTOGP | BEZZECCHI: "VALENTINO HA CAPITO LA MIA SCELTA"

"Quando si tratta della tua vita, non sono mai decisioni facili". Se a dirlo è Marco Bezzecchi, riguardo alla scelta di lasciare la VR46 per inseguire il sogno di diventare un pilota ufficiale Aprilia a partire dall'anno prossimo, c'è da credere a queste parole, perché se sulla griglia della MotoGP c'è qualcuno che ha un legame molto forte con la sua squadra, è proprio il riminese.

Prima di cominciare a pensare a questa nuova avventura, della quale però pare molto contento, "Bez" vuole chiudere in bellezza il quinquennio passato con i colori della squadra di Valentino Rossi, riscattando una prima parte di stagione che è stata al di sotto delle aspettative, a causa delle difficoltà di adattamento alla Ducati GP23.

"Diciamo che è la realizzazione di un sogno, ma essendoci ancora così tante gare da fare, l'obiettivo è quello di continuare a fare bene nelle gare che mancano. Finalmente, con la mente libera, potrò pensare solamente a correre in moto. Ovviamente sono contento della mia scelta, ma anche che ci siano ancora queste gare, perché voglio provare a finire meglio di com'è andata finora", ha detto Bezzecchi.

Lo scorso anno era già passato un treno per avere una moto ufficiale, ma all'interno di una struttura satellite come quella del Prima Pramac Racing. Per quello Marco alla fine aveva deciso di rimanere con la squadra di Tavullia. Questa volta invece la situazione è differente, perché diventerà un pilota factory a tutti gli effetti, ed è stato questo a convincerlo più che le difficoltà attuali, perché non si è pentito della scelta fatta un anno fa.

Marco Bezzecchi, VR46 Racing Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

"Con il mio team mi trovo benissimo. Abbiamo fatto grandissime cose l'anno scorso e delle belle gare anche quest'anno. Alcune magari un po' più difficili, ma credo che il potenziale della moto e della squadra sia altissimo, quindi la mia decisione non è arrivata perché penso che il potenziale sia quello attuale", ha spiegato.

"L'ho sempre detto, io ho sempre sognato di essere un pilota ufficiale e l'anno scorso avevo una possibilità 50/50, perché non era esattamente quello che avrei desiderato, quindi ho deciso di rimanere dov'ero, anche perché stavo benissimo. Quest'anno ho avuto un'opportunità diversa, ci ho pensato un po', anche con l'aiuto delle persone che mi stanno vicine, ma anche del mio team, che mi ha sempre capito e supportato in tutto. Mi avrebbero tenuto a braccia aperte, ma mi hanno anche capito e mi hanno lasciato andare", ha aggiunto.

Infine, gli è stato domandato come sia stata presa la sua decisione da Valentino, che è il suo mentore da quando è entrato giovanissimo a far parte della VR46 Riders Academy ai tempi della Moto3, ancora prima di approdare nel team in Moto2: "Siamo un po' tristi entrambi per questo, ma lui è anche contento per me. Ne abbiamo parlato tanto in questi giorni, lunedì abbiamo anche visto la partita dell'Italia insieme, dopo che era uscita la notizia, e lui ha capito la mia decisione. Io avevo un po' di paura, lo ammetto, ma lui ha capito tutto ed è stato veramente come un buon amico e sono molto felice di questo".

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