LA LEZIONE DI JANNIK SINNER A TUTTI I TIFOSI ITALIANI

Negli ultimi anni l'avvento dei social ha rivoluzionato il mondo della tecnologia ed è entrato a pieno anche nel panorama sportivo. Se pensiamo al tennis Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer hanno vissuto epoche totalmente differenti rispetto ai campioni di oggi e paradossalmente non hanno dovuto fare i conti con la pressione tecnologica al quale è sottoposto ogni atleta.

Chi guarda i social nota che sotto i commenti dei tennisti ci sono parole positive e negative, dopo una sconfitta spesso l'atleta deve fare i conti con insulti, parole poco carine e in generale atteggiamenti ostili. In Italia tanti, anche nelle categorie inferiori, hanno lamentato questa situazione e negli ultimi giorni questi insulti hanno avuto un nuovo protagonista.

Tifosi vip o meno, in tanti hanno avuto un'unica persona nel mirino: stiamo parlando della giudice di sedia Aurelie Tourte, arbitra della semifinale tanto discussa tra il nostro Jannik Sinner e il greco Stefanos Tsitsipas.

La giudice di sedia ha commesso un grave errore a discapito dell'atleta azzurro, un errore che è costato il 5 a 1 al tennista italiano e di fatto il match: poco dopo Jannik è stato colpito dai crampi ed ha subito la rimonta greca con Tsitsipas che prima ha pareggiato le cose e poi ha chiuso con il risultato di 6 a 4.

'Beh, apriti cielo!', al termine del tanto discusso match una pioggia di polemiche si è scatenata sul match, i tifosi italiani hanno accusato ovunque, sia sui social dei siti italiani (compreso il nostro), sia sui profili social dell'Atp e tutti hanno attaccato pesantemente, anche con insulti, la 'povera' Tourte.

Paradossalmente lo stesso Sinner è stato accusato di essere poco furbo, di non fermarsi subito per controllare. E ora ci sono da dire un paio di cose: in primo luogo Jannik fermandosi avrebbe perso il punto, su una palla break, e quindi magari non aveva la totale certezza dell'errore arbitrale, in secondo luogo Jannik è diverso dagli altri, lo ha dimostrato già in passato.

Ricordate quando tutti gli suggerivano il 'biscotto' con l'eliminazione di Djokovic a Torino? Sinner non è cosi, non ragiona in questo modo e lo sta dimostrando in ogni modo. Nel post match Sinner ha commentato: "Cosa penso di quell'errore? Beh, è successo.

Ora non si può fare nulla e per quanto mi riguarda è già il passato. Voglio dire, si, è difficile accettarlo ed è dura da digerire anche perché a un certo punto stavo giocando un gran tennis.

Stava andando tutto nella giusta direzione, anche dal punto di vista tattico, poi però dopo tutti possono sbagliare purtroppo o per fortuna. Anche io posso sbagliare e sono cose che capitano, è andata così".

Esatto, tutti possono sbagliare e questo vale anche per un giudice di sedia. Sinner ha voluto ricordarlo a tutti noi, lo ha voluto ricordare a chi insulta sui social (da Jannik poco apprezzati tra l'altro), a chi prova a portare il tifo di altri sport anche nel tennis e afferma 'il mio è migliore' sempre e comunque, un mantra fastidioso e sempre netto sui social.

Insomma, Sinner con un solo gesto ce l'ha voluto ricordare a tutti noi, una lezione sul tennis e su come interpretare questo magnifico sport.

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