INTER, MILAN E ROMA: I NUOVI PALETTI PER IL FAIR PLAY FINANZIARIO UEFA. LA SITUAZIONE DELLA JUVENTUS

I club italiani devono fare i conti con il Fair Play Finanziario della Uefa, che tiene tutti sotto controllo. Calcio & Finanza analizza la situazione di Inter, Milan, Roma e Juventus (LEGGI QUI).

INTER - Il settlement agreement coprirà i bilanci fino alla stagione 2026/27, quando sarà controllato che il club nerazzurro abbia rispettato i requisiti di stabilità richiesti. Entro il 2025/26 l'Inter dovrà avere uno scostamento accettabile a livello di football earnings rule (la norma che ha sostituito quella legata al break-even) per al massimo 60 milioni di euro aggregati per il 2024 e il 2025. Altrimenti rischia di essere sanzionata: con una restrizione sul numero di giocatori registrabili nella lista per le coppe europee; con l'eventuale esclusione dalle coppe europee per una stagione; con una multa; con una limitazione del numero di giocatori nella stagione 2027/28; con il divieto di tesseramento di nuovi calciatori nella stagione 2027/28.

Intanto la società nerazzurra ha accettato di pagare una multa da 4 milioni di euro (il 15% della sanzione complessiva) che la Uefa prenderà dai premi legati alla partecipazione alla Champions League 2022/23, mentre altri 22 milioni di euro (il restante 85% della sanzione) sono condizionati al rispetto degli obblighi futuri.

In questa stagione 2023/24 l'Inter non può iscrivere alcun nuovo calciatore nella lista Uefa, a meno che non sia in positivo il bilancio della Lista A: definito come la differenza tra i costi dei giocatori in entrata e di quelli in uscita. Questo obbligo sarà invece condizionato al rispetto dei target finanziari per le stagioni 2024/25, 2025/26 e/o 2026/27.

Nella gallery scopri nel dettaglio il punto su Milan, Roma e Juventus.

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MILAN - Il settlement agreement con la Uefa è stato stipulato tenendo conto dell'impatto della pandemia coronavirus sui conti del club rossonero nel 2020, 2021 e 2022 e copre i quattro periodi di rendicontazione che terminano nel 2022, 2023, 2024 e 2025 insieme alle quattro stagioni 2022/23, 2023/24, 2024/25 e 2025/26.

Il Milan deve rispettare la nuova regola legata ai "football earnings": un deficit massimo aggregato da 60 milioni di euro in tre anni, con la possibilità di aumentare lo scostamento di ulteriori 10 milioni di euro per i club che mostrano una buona salute finanziaria.

Il Milan ha accettato una sanzione iniziale da 2 milioni di euro (trattenuti dai premi Uefa del 2022/23) e ulteriori 13 milioni di euro in caso di mancato rispetto dei paletti intermedi.

In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, potrà essere applicata una delle seguenti sanzioni sportive: limitazione del numero di giocatori (non più di 23 nella Lista A per le coppe europee rispetto al massimo di 25 previsto dal regolamento, senza diminuire i posti riservati ai calciatori cresciuti nel vivaio; divieto di iscrizione di nuovi calciatori nella Lista A per le coppe europee, a meno che non sia in positivo la differenza tra i costi dei giocatori in entrata rispetto a quelli in uscita; esclusione dalla prossima coppa europea a cui il Milan altrimenti si qualificherebbe nelle prossime tre stagioni: provvedimento che si applica con la condizionale alla stagione 2024/25, 2025/26 e/o 2026/27.

Nel caso in cui Milan non rispetti il settlement agrement, il club rossonero rischierebbe una delle seguenti sanzioni: multa; limitazione del numero di giocatori nella stagione 2026/27; divieto di tesseramento di nuovi calciatori nella stagione 2026/27; esclusione dalla prossima coppa europea, a cui altrimenti si qualificherebbe nelle tre stagioni successive a partire dalla stagione 2026/27.

ROMA - Il settlement agreement coprirà i cinque bilanci dal 2022 al 2026 e le cinque stagioni dal 2022/23 al 2026/27, il club giallorosso deve rispettare i requisiti di stabilità nel periodo che sarà analizzato nella stagione 2026/27 (e che coprirà i bilanci 2024, 2025 e 2026).

Entro la stagione 2025/26 la Roma dovrà avere uno scostamento accettabile a livello di football earnings rule (la norma che ha sostituito quella legata al break-even) per un massimo di 60 milioni di euro aggregati per le stagioni 2024 e 2025.

Il club giallorosso ha accettato una multa da 5 milioni di euro (il 15% della sanzione complessiva) che la Uefa prenderà dai premi legati alla partecipazione alle coppe europee nella stagione 2022/23, mentre ulteriori 30 milioni di euro (il restante 85% della sanzione) erano inizialmente condizionati al rispetto degli obblighi nelle prossime stagioni: di questi ultimi, 2 milioni di euro sono già stati pagati, quindi restano ancora potenziali 28 milioni di euro come sanzione.

La Roma si era accordata per avere limitazioni alla lista Uefa nelle stagioni 2022/23 e 2023/24 per quanto riguarda in particolare il "List A Balance", la differenza tra i costi dei giocatori in entrata e di quelli in uscita: un obbligo condizionato al rispetto dei target finanziari per le stagioni 2024/25, 2025/26 e/o 2026/27.

La Roma ha accettato che, se dovesse superare i limiti del - 60 milioni aggregato, la Uefa potrà applicare le seguenti sanzioni sportive aggiuntive, che dipenderanno dalla cifra in eccesso: restrizione sul numero di giocatori registrabili nella lista per le coppe europee; esclusione dalle coppe europee per una stagione.

Se il club giallorosso non dovesse rispettare l'accordo, la Uefa potrebbe applicare una delle seguenti sanzioni a seconda dell'entità della violazione: multa; limitazione del numero di giocatori nella stagione 2027/28; divieto di tesseramento di nuovi calciatori nella stagione 2027/28; esclusione dalla prossima coppa europea per la quale altrimenti si qualificherebbe nelle successive tre stagioni a partire dalla stagione 2027/28.

JUVENTUS - Era stata esclusa dalla Conference League 2023/24 per aver violato il settlement agreement con la Uefa. Inoltre il club bianconero era stato sanzionato con una multa da 20 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro con la condizionale legata al rispetto dell'allegato G del regolamento Uefa, ossia delle norme che disciplinano le regole contabili per la presentazione dei bilanci alla stessa Uefa in chiave Fair Play Finanziario.

Con l'esclusione della Juventus dalla scorsa Conference League, la Uefa non è potuta intervenire sulla passata stagione, considerando appunto che il club bianconero non ha partecipato alle coppe europee. Con il ritorno in Champions League di quest'anno, anche i bilanci della Juventus tornano sotto il controllo della Uefa.

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