COME GIOCHERà LA ROMA CON JURIC: PIù RIFORNIMENTI PER DOVBYK E LO STESSO "PROBLEMA" DI DE ROSSI

Emerge un candidato forte alla panchina della Roma a poche ore dall'improvviso esonero di Daniele De Rossi: si tratta di Ivan Juric, negli ultimi tre anni tecnico del Torino e attualmente senza squadra. L'agente dell'allenatore, Beppe Riso, si è presentato a Trigoria, dunque la pole position sui nomi alternativi è acclarata. Vediamo allora come potrebbe presentarsi la Roma di Juric alla prossima di campionato, all'Olimpico contro l'Udinese.

SVOLTA CONFERMATA - De Rossi aveva già accantonato l'idea di 4-3-3 con la permanenza di Paulo Dybala, passando al 3-5-2: è questa una disposizione familiare per Juric, che, da figlio tecnico di Gasperini predilige moduli come il 3-4-2-1 e il 3-4-1-2. La Roma ha il solo Dovbyk come terminale offensivo, avendo tenuto Shomurodov come riserva e scambiato Abraham e Saelemaekers col Milan. Quindi rimane la prima delle due alternative.

ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Hummels, Hermoso; El Shaarawy, Cristante, Koné, Angelino; Pellegrini, Dybala; Dovbyk.

Pochi dubbi in difesa, che con le aggiunte dalla lista degli svincolati di Hummels ed Hermoso non ha problemi a disporsi a tre; in mediana spazio a Koné e Cristante, cresciuto nell'Atalanta come interprete di questo modulo, sugli esterni jolly El Shaarawy con Angelino, Dahl, Celik e Abdulhamid in corsa aspettando il rientro di Saelemaekers verso fine 2024. Davanti, il tridente mancino Dybala-Dovbyk-Soulé sembra difficile da schierare per questioni di caratteristiche e di compatibilità con la struttura del resto della squadra (per questo De Rossi aveva cambiato modulo): potrebbe trovare ancora spazio in posizione avanzata capitan Pellegrini, con Baldanzi tra le alternative.

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