MILAN, A PARMA SIRENE D'ALLARME: COME PUò CAMBIARE IL "SETTIMO GIORNO" SUL MERCATO

Black-out totale da parte del Milan. Netto, inequivocabile, preoccupante. Dalla sconfitta contro il Parma al Tardini si salva, paradossalmente, solo il risultato che poteva essere ancora più ampio per i padroni di casa. Pecchia e i suoi ragazzi terribili hanno messo a nudo un Diavolo incapace, Pavlovic a parte, di organizzare una resistenza difensiva.

SEGNALE CHIARO - Chiamarlo segnale di allarme è quasi riduttivo, a Parma è risuonata proprio una sirena per Paulo Fonseca che ha posto l’attenzione sull’atteggiamento difensivo (non intendo come difensori ma proprio come collettivo) senza cercare di accampare alibi.

COSA CAMBIA SUL MERCATO - Con una settimana ancora alla chiusura del mercato, i tifosi si interrogano su come sarà il "settimo giorno" annunciato da Ibrahimovic. C’è chi invoca la punta, chi il nuovo mediano con Kone che piace tanto (ma difficilmente arriverà). La verità, allo stato attuale, è che Zlatan pensa come Dio al riposo. L’obiettivo è piazzare Adli e far arrivare Vos, un giovanotto di belle speranze dall’Ajax che non può ovviamente risolvere i problemi palesati tra Torino e Parma. Da un lato la dirigenza è convinta che il lavoro fatto in precedenza porterà ai dividendi programmati; dall’altro c'è la consapevolezza che le occasioni di mercato latitano negli ultimi giorni.

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