COME POTREBBE GIOCARE LA ROMA NELLA STAGIONE 2024-25?

La stagione 2023-24 della Roma ha avuto due facce. Quella da fine ciclo, ormai compromessa con José Mourinho, e quella del nuovo corso con l'idolo di sempre Daniele De Rossi, capace in breve tempo di riportare serenità ed entusiasmo nella piazza giallorossa. Il percorso in Europa League ha definito subito la dimensione del nuovo tecnico, che si è arreso soltanto a uno straripante Bayer Leverkusen in Semifinale, cedendo invece qualcosa nella rincorsa a un piazzamento Champions in Serie A.

La nuova annata è ormai alle porte e c'è molta curiosità attorno al club capitolino, che sta accogliendo nuovi calciatori e che ha rinnovato Daniele De Rossi fino al 2027.

I possibili moduli giallorossi

4-3-3, 4-2-3-1, 4-4-2, 3-5-2 e 3-4-2-1. Non stiamo tirando a caso, si tratta di tutti i sistemi utilizzati da Daniele De Rossi nei suoi primi mesi da tecnico giallorosso. Tutti i tifosi ricorderanno la sorpresa 4-4-2 nei Quarti di Europa League contro il Milan (con El Shaarawy a destra) o il 3-5-2 proposto in varie occasioni in Serie A, con la presenza di due mezze punte a modificarne l'assetto offensivo.

La sensazione, con il mercato ancora in corso e le prime amichevoli rilevanti in programma nelle prossime settimane, è che il tecnico rimanga aperto a più soluzioni per costruire almeno un paio di moduli identificativi. Il più caldeggiato è il 4-2-3-1, che consentirebbe alla Roma di avere contemporaneamente in campo vari centrocampisti/trequartisti di qualità, elementi di spicco della rosa capitolina.

I nuovi acquisti della Roma

1. Enzo Le Fee

Uno dei primi rinforzi giallorossi. Un'operazione da oltre 20 milioni di euro, un investimento che nella Capitale non si apprezzava dalla prima sessione estiva di calciomercato con José Mourinho. Enzo Le Fee è un centrocampista duttile classe 2000 ex Rennes con già tanta esperienza maturata in Ligue 1.

2. Angeliño

Era presente anche nella seconda parte della passata stagione, arrivato in prestito dal Lipsia a fine gennaio. La sua sensibilità tecnica, rara per i terzini, lo rendono una risorsa che De Rossi può utilizzare in più sistemi di gioco. Nella precedente stagione, oltre che nel suo ruolo naturale, ha giocato anche come terzo centrale, come esterno d'attacco e come quinto a destra. Sui 5 milioni investiti per il 27enne spagnolo, considerata anche la partenza di Spinazzola, hanno concordato tutti.

3. Matthew Ryan

L'avvicendamento Svilar-Rui Patricio ha regalato alla Roma un portiere affidabile e promettente, capace di esaltarsi nel finale di stagione. Il contratto del portoghese è poi scaduto il 30 giugno e i giallorossi si sono mossi subito per portare nella Capitale un secondo affidabile con molta esperienza. Si tratta di Matthew Ryan, portiere australiano di 32 anni con un passato tra Liga e Premier League.

4. Samuel Dahl

È sbarcato nella Capitale in queste ore per iniziare la sua prima grande avventura in uno dei principali campionati europei. Samuel Dahl è un terzino sinistro 2003 prelevato dal Djurgården per circa 4 milioni di euro. Un'operazione necessaria per l'assenza di interpreti nel ruolo oltre Angeliño, che a questo punto esclude il vociferato arrivo di Gallo dal Lecce.

5. Matías Soulé (non ufficiale)

Sembra mancare soltanto l'ufficialità. Dopo un periodo di corteggiamento e rilanci con la Juventus, la Roma e il club piemontese avrebbero finalmente raggiunto un accordo. 26 milioni più 2 di bonus facilmente raggiungibili, 2 più complicati e il 10% sulla futura rivendita. Un altro argentino mancino alla corte di Daniele De Rossi che dovrà metterlo nelle migliori condizioni possibili per associarsi con Paulo Dybala.

Cosa manca ai giallorossi?

Guardando la Roma a livello numerico si potrebbe avere l'impressione che la rosa giallorossa sia completa. Lo è a centrocampo, dove tra nuovi rinforzi e conferme del passato De Rossi può vantare un reparto forte. Non lo è né in difesa né in attacco.

Dietro servirà un nuovo nome per la fascia destra e almeno un interprete al centro. Se Zeki Celik può essere considerato il momentaneo titolare, l'avventura di Rick Karsdorp a Roma sembra invece destinata a finire questa estate. Ndicka-Mancini la coppia da confermare, con le condizioni di Smalling a definire le gerarchie. Kumbulla è il quarto difensore di ruolo, ma con così tante partite da disputare, la fragilità degli ultimi due e la possibilità di giocare a tre, un colpo appare al centro necessario.

Poi il rebus legato all'attacco. Con Soulé, Baldanzi, El Shaarawy, Dybala e la possibilità di schierare come trequartisti anche Pellegrini e Le Fee, la Roma non ha bisogno di nuovi innesti alle spalle della prima punta. Considerato invece l'addio di Belotti, la fine del prestito di Azmoun e l'incognita fisica Abraham, ad essere necessario è invece un investimento in avanti, e i nomi circolati finora definiscono il profilo di un attaccante fisicamente potente (Sorloth, Dovbyk le idee).

La formazione ideale della Roma 2024-25

Ne proponiamo due, in linea con quanto affermato sopra.

Roma, 4-2-3-1: Svilar; Celik, Mancini, Ndicka (Smalling), Angeliño (Dahl); Cristante, Paredes (Le Fee); Soulé, Dybala, Pellegrini (El Shaarawy); Abraham All. De Rossi

Roma, 3-4-2-1: Svilar; Mancini, Smalling, Ndicka (Angeliño); Celik, Paredes (Le Fee), Cristante, El Shaarawy; Dybala, Pellegrini (Soulé); Abraham All. De Rossi.

Gli obiettivi della Roma per la stagione 2024-25

Occorrerà vedere la Roma al completo nelle prime uscite estive per definire meglio gli obiettivi stagionali dei giallorossi. Tuttavia, al 26 luglio 2024, possiamo già tracciare una linea sulla base della rosa a disposizione di De Rossi, del cambio di rotta iniziato mesi fa e delle stagioni passate.

In campionato la squadra capitolina deve continuare dove si era interrotto il lavoro del nuovo tecnico. Analizzando i risultati da un punto di vista meramente statistico, con la gestione De Rossi la Roma ha totalizzato 34 punti in 18 giornate, con una media 1.89 a partita; media che, spalmata su 38 giornate, avrebbe regalato ai giallorossi 72 punti totali, abbastanza per qualificarsi alla prossima Champions League.

La strada tracciata è quella giusta, e lo è stata anche se prendiamo a riferimento l'Europa League. Feyenoord, Brighton e Milan le vittime illustri di una squadra che ha più esperienza delle altre per giocare determinate partite e che, ormai anche solo per status, si candida ad arrivare in fondo anche alla prossima coppa europea, il cui nuovo formato esclude le famose retrocessioni dalla Champions League.

L'articolo originale è stato pubblicato da 90min.com/it come Come potrebbe giocare la Roma nella stagione 2024-25?.

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