"Attenzione ai dettagli", diceva Lamaro alla vigilia. Aveva ragione. Ancora una volta tanti piccoli errori capitali condannano un'Italia coraggiosa ma stanca e priva di luce in attacco, dove le assenze di Capuozzo e Menoncello - fermato all'ultimo da una gastroenterite -, per non dire Ioane, sono costate caro. Gli azzurri si arrendono alla Scozia (14-26) al termine di una partita aspra in cui del rugby "divertente" proposto dai nostri nei passati incontri non si è visto nulla: però nel finale si sono aggrappati alla mischia, la vittoria era a portata di mano. Invece. E' arrivata la quinta sconfitta in altrettanti incontri, un altro Cucchiaio di Legno. Ma anche la consapevolezza che questa squadra giovane se l'è sempre giocata, contro tutti gli avversari. Merita qualcosa di più, speriamo arrivi presto.
Quello nel finale di Pettinelli, quando la meta del sorpasso sembrava vicinissima, è stato solo l'ultimo degli sbagli. Meglio ricordare la splendida prestazione di Ruzza e Zuliani, il coraggio in prima linea di Fischetti e Nicotera, i placcaggi di Lamaro. L'esordiente Gesi ha fatto la sua parte, così come Manfredi. Fusco incerto in regìa, meglio Alessandro Garbisi: Paolo, il fratello, non ha dato quel qualcosa in più che ci si aspettava da lui. Allan ha marcato la sola meta, anche da lui però ci si aspettava qualcosa di più. Negri è stato terribilmente efficace in difesa. "Dovevamo sfruttare meglio le occasioni", dice Lamaro al termine dell'incontro. "E' mancata un po' di disciplina nel primo tempo. Miglioreremo". In realtà le occasioni oggi sono state poche. Ci voleva più attenzione ed esperienza nel finale.
La facile punizione fallita da Allan dopo 4 minuti suona come un brutto segnale, poi Brex getta alle ortiche un passaggio per Gesi che sembrava meta fatta: gli azzurri ricominciano come avevano finito all'Olimpico - sprecando -, il nostro estremo si accontenta di 3 punti. La Scozia invece è più sicura di sé, a ruoli invertiti sceglie di muovere l'ovale da punizione e Van der Merwe - complice l'incertezza di Bruno in difesa - segna con un tuffo sulla bandierina. Ma Allan ringrazia ancora una volta la sua prima linea, feroce sui punti di incontro, e dalla piazzola riporta davanti i suoi.
Gli scozzesi rinunciano a quattro punizioni facili consecutive, nella convinzione che arriverà un'altra meta. Ci mettono oltre 10 minuti ma ci riescono, perché Riccioni non regge in mischia ordinata e si prende un giallo: sulla conseguente fase ordinata Fusco sbaglia il movimento difensivo e Kinghorn marca facilmente, poi trasforma. L'Italia prova a rispondere, spreca un sacco di energie ma è vicinissima - nonostante l'inferiorità numerica - alla marcatura: un pasticcio tra Iachizzi e Ruzza vanifica tutto. "Attenzione ai più piccoli dettagli", aveva chiesto Lamaro alla vigilia. Invece. Nel gioco aperto a mischia funziona, i trequarti invece patiscono da morire.
La ripartenza fa subito male: Kinghorn segna ancora, approfittando di un doppio placcaggio scomposto di Brex, con Negri che non ce la fa a tamponare. Ancora dettagli: due gravi errori consecutivi di Fusco ci tolgono forza e speranza. Anche la Scozia però sembra aver finito la benzina, e legga girandola delle sostituzioni un'altra coppia di fratelli - i Garbisi - finisce per giocare insieme. E' proprio un attacco innescato da Alessandro, e proseguito al piede da Paolo, a mandare in meta Allan. E 4 minuti più tardi l'apertura veneta (finalmente!) calcia una punizione che ci manda a -5.
La Scozia ha paura, ma nel momento più delicato Zuliani dopo aver recuperato un ovale d'oro se lo fa intercettare. I dettagli, sempre. Sembra finita, invece l'Italia si riporta sotto: i padroni di casa commettono un'infinità di falli, Gardner assegna una punizione dietro l'altra però non rifila un meritato cartellino giallo. Non importa: c'è l'ovale buono per ribaltare la partita, invece Pettinelli commette un 'in avantì e la Scozia a tempo scaduto segna ancora con Kinghorn. Risultato ingiusto, ma è lo sport. "Non è stato il Sei Nazioni che volevamo", mastica amaro Nicotera. Questa nazionale è giovane, merita fiducia.
Scozia-Italia 26-14 (12-6) Marcatori
Italia: Allan - Bruno, Brex, Morisi (31' st Zanon), Gesi - Paolo Garbisi, Fusco (10' st Alessandro Garbisi) - Lorenzo Cannone (20' st Pettinelli), Lamaro, Negri (6' st Zuliani) - Ruzza, Iachizzi (dal 23' al 33' pt e dal 6' st Niccolò Cannone) - Riccioni (dal 29' al 39' pt e dal 17' st Ceccarelli), Nicotera (33' st Manfredi), Fischetti (17' st Zani).
Scozia: Smith (27' st Redpath) - Steyn, Jones, Tuipulotu, Van der Merwe - Kinghorn, White (20' st Price) - Dempsey, Watson (10' st Matt Fagerson), Ritchie - Gray (20' st Cummings), Skinner - Zander Fagerson (31' st Nel), Turner (10' st Ashman), Schoeman (20' st Sutherland).
Arbitro: Gardner (Aus)
2023-03-18T14:49:11Z dg43tfdfdgfd